Google Panda
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Google Panda – Guida Definitiva al Panda Audit: La Guida Completa al Recupero da Panda

Cos’è Google Panda 

Google Panda è una modifica dell’algoritmo di posizionamento dei risultati di ricerca di Google che è stato rilasciato per la prima volta nel febbraio 2011 dall’istituto Mountain view, che monitora le azioni maliziose dei siti internet volte ad aggirare l’algoritmo Gooogle. Questo reparto è detto anche Spam team Google. La modifica mirava a ridurre drasticamente la visibilità di “siti web di bassa qualità”, che copiano contenuti o in particolare “content farm” portando di contro, siti e contenuti di qualità più alta nella parte superiore dei risultati di ricerca.

Vi è mai capitato di osservare un forte declino nel traffico sul vostro sito? E’ possibile che il vostro sito non si sia mai ripreso dopo un aggiornamento Penguin? Avete molte pagine obsolete sul vostro dominio, oppure pagine dai contenuti estremamente corti, create tanto tempo fa?
E’ giunto il momento di prendere in considerazione una Panda Audit integrale.
In questo post andremo a vedere quali sono i 10 passi di una Panda Audit che permetta all’amministratore di un sito di raggiungere 4 obiettivi:

  • Raccogliere dati
  • Analizzare le pagine del sito per decidere cosa tenere, cosa modificare, e cosa eliminare completamente
  • Effettuare un controllo tecnico basato su osservazioni ottenute dall’uso di webmaster tools
  • Ottimizzare ogni pagina del sito per gli standards di Google

Elenco passi da fare:

1.Creare una “Lista di Tutte le Pagine”
2.Elimina duplicati URL
3.Raccogliere Dati URL e Metriche di Pagina
4.Ottimizzare pagine
5.Effettuare un Controllo Tecnico
6.Taggare i Contenuti
7.Effettuare controlli di “Usabilità”
8.Ottimizzazione navigazione mobile
9.Aggiungere Business Validation Markers
10.Tenere traccia dei cambiamenti

Dunque, siete pronti per recuperare il traffico perso dal vostro sito?

Gli aggiornamenti di Google Panda vengono effettuati periodicamente, e possono provocare un impatto significativo sul modo in cui le vostre pagine vengono classificate.

1. Guida Google Panda -Iniziate col Creare una “Lista di Tutte le Pagine”

Compilate una lista di tutte le pagine del vostro sito all’interno di un foglio di lavoro excel. Tale lista sarà ovviamente differente per ogni sito web, in base al numero di pagine contenute dal sito e a come il sito stesso è stato programmato.
Ci sono cinque modi per farlo:

  • Ricerca sito: www.dominio.com (sia con che senza “www”) per identificare le pagine che Google ha indicizzato nel vostro sito.
  • Se state usando un sito gestito con un CMS come ad esempio WordPress, Magento o Opencart, effettuate un’esportazione dei dati di tutte le vostre pagine, includendo le pagine di categoria, le pagine prodotto, gli URL e così via.
  • Scaricate la lista delle pagine del vostro sito meglio indicizzate da Google, tramite il Google Webmasters tools. Molto semplicemente, andate su Traffico di ricerca > Query di Ricerca  > Pagine  principali,  e scaricate la tabella con gli URL e qualsiasi altra informazione vi serva.
  • Create una lista simile utilizzando Google Analytics, andando su Comportamento> Contenuti del Sito > Tutte le Pagine
  • Usate un SEO spider tool e crawlers di siti web come ad esempio Screaming Frog per replicare l’analisi fatta da Google.
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Utilizzate un crawler come Screaming Frog per imitare il modo in cui Google analizzerbbe il vostro sito.

2. Guida Google Panda -Liberatevi di eventuali duplicati negli URL

Dunque, adesso che avete davanti tutti i vostri URL in un foglio di lavoro, utilizzate l’apposito strumento di Excel per eliminare i duplicati.  Se non vi trovate bene con le funzioni di Excel, esistono altri strumenti per rimuovere i duplicati in modo altrettanto semplice.

 

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    3. Guida Google Panda -Raccogliete Dati sugli URL e Metriche di Pagina

    Vi sono tre passi necessari per compiere questa operazione. Il primo richiede l’aiuto di URL Profiler.

    URL profiler è un fantastico strumento, molto intuitivo, che vi aiuterà a raccogliere informazioni sui vostri URL, semplificando notevolemente il vostro Panda Audit.

    La vostra esportazione conterrà oltre 50 metriche di pagina, che vi serviranno per analizzare il vostro sito web.
    Per una raccolta dati discontinua, collegate URL Profiler attraverso API ai vostri SEO Tools e vostre Google Analytics.

    Otterrete così informazioni quali, conteggio parole, tempo di lettura, punteggio in termini di leggibilità, e contenuti multimediali.

    Il rovescio della medaglia è che il Google Webmaster Tool (WMT) al momento non permette agli utenti di esportare le pagine principali attraverso le API. Se si potesse, sarebbe tutto più semplice.
    Se ne avrete il tempo, o se avete a disposizione un assistente SEO, considerate la possibilità di aggiungere manualmente delle colonne per i dati del Google WMT.

    Il secondo passo è quello di estirpare i contenuti duplicati. Panda odia i duplicati nel contenuto, e questo è uno dei principali motivi determinanti del calo nel “Quality Score” che ha colpito tanti Webmasters da quando Google Panda è stato rilasciato.
    Trovare e rimuovere i duplicati richiede l’aiuto di Copyscape.

    Potete usare una funzione di URL Profiler che aggiunge un link al profilo Copyscape di una pagina che contiene dei dati duplicati. Oppure, potete semplicemente creare un report separato, direttamente dal Copyscape.

    In questo sistema sarà più semplice da leggere e decifrare.
    Avrete inoltre la possibilità di attivare una procedura di ricerca BATCH SEARCH su Copyscape ed esportare i risultati su CSV.

    Una volta compiute queste semplici azioni, analizzate ed occupatevi singolarmente di ogni avviso.

    L’ultimo passo da compiere per raccogliere dati e metriche di pagina sarà quello di valutare il vostro contenuto.
    Avrete a questo punto cinque opzioni per ogni pagina:

    • Tenerla così com’è
    • Sistemarla
    • Aggiungerci qualcosa
    • Spostarla in una pagina più rilevante
    • Liberarvene completamente.

    Aggiungete allora cinque colonne al vostro foglio di lavoro, accanto ad ogni URL, per indicare quale delle azioni sopraelencate volete effettuare per ogni pagina.

    Ma come decidere quale sia l’azione giusta?

    Provate ad ordinare tutte le pagine in base a cinque criteri:
    Visualizzazioni pagina: Per questa categoria, ordinate i domini elencati per URL, dal valore più basso a quello più alto. Otterrete un’idea chiara di quali sono gli URL che vi procurano meno traffico. Prima di eliminare le pagine con i valori più bassi, assicuratevi che non stiate semplicemente usando le parole chiave sbagliate.
    Controllate anche il conteggio delle parole se non contengono abbastanza testo da giustificare la loro esistenza, specialmente se le parole chiave non sono ben ottimizzate, potrebbe non valere la pena di tenere queste pagine.

    Tempo trascorso sulla pagina in media: I contenuti più accattivanti ed interessanti tratterranno i visitatori sulle vostre pagine per almeno 30 secondi. In questo caso, usate un filtro dal più alto al più basso valore per orinare  le pagine e individuare le  pagine che trattengono più a lungo i visitatori. Google misura il bounce rate, dovreste farlo anche voi.

    Conteggio delle parole: Ordinate i valori dal più basso al più alto. In generale, il limite è 300 parole. Contenuti più lunghi sono in genere più interessanti e più approfonditi e ottengono risultati migliori.

    In caso di dubbio, mantenete la pagina: Le ragioni per cui una pagina non va molto bene possono essere molte. A meno che non sia evidentemente troppo corta, o che non riscontri valori bassi in tutte le metriche, può anche semplicemente contenere delle parole chiavi troppo competitive, o aver bisogno di essere collegata meglio, o ancora il contenuto può dover essere aggiornato. Fondamentalmente, non eliminatela se c’è la possibilità di rimetterla apposto.

    4. Guida Google Panda – Ottimizzate le vostre pagine

    A questo punto avrete una lista delle pagine che volete tenere, eliminare, o ottimizzare. Una volta eliminate quelle che avrete stabilito, sarà dunque giunto il momento di lavorare sodo,  per ottimizzare le pagine che hanno bisogno di essere migliorate, in modo da attirare il maggior traffico possibile.

    Il procedimento di ottimizzazione prende forma  attraverso tre fasi:

    • Ricerca di parole chiave,
    • Ottimizzazione di elementi on-page,
    • Rinnovo dei contenuti.

    Iniziate dunque preparando una lista di parole chiave obiettivo dell’ottimizzazione.

    Dopo aver compiuto questo passo potrete abbinare le parole chiave ai giusti articoli, o scrivere dei nuovi testi appositamente pensati.
    La prossima mossa sarà quella di ottimizzare gli elementi delle pagine.

    Potete prima farlo in un foglio di lavoro excel per poi trasferire il tutto su WordPress, oppure potrete semplicemente effettuare le modifiche direttamente sul vostro CMS.

    Il vantaggio del definire i cambiamenti prima su un foglio di lavoro excel, sta nel fatto che a volte potreste accorgervi che pagine diverse si riferiscono allo stesso argomento. Potrete allora servirvi di un On-Page Optimization Spreadsheet Template come guida.

    In ogni caso, assicuratevi sempre di creare dei riferimenti consistenti nel vostro foglio delle parole chiave, affinché ogni pagina sia ottimizzata per i giusti termini.

    Il terzo e ultimo passo sarà quello più impegnativo, anche in termini di tempo. Aggiornare i contenuti e aggiungerne sarà la chiave per il vostro processo di recupero del traffico.
    Senza questa azione dovrete aspettare mesi e mesi prima di assistere a qualche risultato concreto.

    Per aggiornare e migliorare i vostri contenuti, iniziate subito a lavorare su quelle pagine che hanno un numero di parole insufficiente. Aggiungete informazioni aggiornate alle vecchie pagine ed eliminate ogni riferimento a riferimenti o date specifiche dal contenuto preesistente, in modo da rendere il vostro materiale evergreen.

    Sarà necessario dunque rileggere tutto il contenuto per capire dove sono le ragnatele da togliere.

    Cercate anche di inserire elementi multimediali quali foto o video dove possibile.

    Se individuate opportunità per nuove parole chiave, non abbiate paura di osare e costruitevi intorno nuovi contenuti.
    Tutto questo richiederà un bel po’ del vostro tempo, ma sarà assolutamente necessario per accrescere il vostro Quality Score.

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    5. Guida Google Panda – Effettuate un Controllo Tecnico

    Bene, ora che avete davanti le pagine che volete tenere, quelle di cui vi volete liberare – e avete anche già provveduto ad ottimizzare le pagine che erano in difetto, è giunto il momento di scoprire cosa sta succedendo al vostro sito dal punto di vista tecnico.

    Per fare ciò, avrete a disposizione svariati strumenti.
    Vi consigliamo di servirvi di Google Webmaster Tools, Page Speed, unito al vostro software di auditing preferito

    I Webmaster Tools sono studiati in modo da mettere a Vostra disposizione un reports, prodotti direttamente da Google, contenenti alcune fondamentali informazioni.

    Potrete ad esempio sapere quali sono le aree in cui il vostro sito necessita di miglioramenti, come gli errori di crawl, le pagine di statistica, le pagine che contengono troppi pochi link in entrata, meta descrizioni troppo brevi, oppure fetching non corretto.

    Ottimizzare la velocità del sito è un imperativo, dal momento che l’ampiezza di banda continua ad aumentare e l’utente medio si aspetta una navigazione sempre più rapida ed agevole.
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    Per raggiungere questo scopo, utilizzate gli strumenti di Google ” Page Speed Insights “,  e ricordatevi di iniziare a partire dalle vostre pagine più importanti. Google farà il lavoro sporco per voi offrendovi una lista di suggerimenti, come ad esempio quello di minimizzare il testo HTML e JavaScript, ottimizzare le immagini, ed abilitare le compressioni.

    Page Speed può aiutarvi a scoprire nuove opportunità per migliorare la velocità del vostro sito.

    Abbiamo due buone notizie per voi.

    Leggi anche: Come ottenere 100/110 su Pagespeed

    Numero uno, Google aiuta a sistemare sia siti mobile che desktop. Numero due, se usate WordPress, sarà sufficiente andare agaggiustare il codice per il tema che avete scelto, invece che per ogni singola pagina.

    Infine, vi consigliamo di investire in un software di auditing per analizzare le vostre pagine e capire quali sono le aree che necessitano del vostro intervento, come ad esempio pagine con problemi di indicizzazione e crawling, problemi con reindirizzamenti, codifica e questioni tecniche, problemi di URL e problemi delle singole pagine. (on-page issues).
    Un software che ci sentiamo di consigliarvi è SEO PROFILER

    6. Guida Google Panda – Aiutate Google Taggando i Contenuti

    Le tags dei micro-dati aiutano Google a determinare che la vostra pagina ha realmente come argomento quello che dice di avere.
    Incorporando schema markup code nel vostro attuale HTML, Google potrà vedere cosa significano le diverse parti del vostro codice . Schema.org è il risultato di una collaborazione tra Google, Yahoo e Bing, per creare tag adeguati.
    Esistono centinaia di tags disponibili, ma il Data Highlighter dei Google Webmaster Tools offe tutto quel che serve per una Panda Audit completa. Provate ad andare su Data Highlight e a cliccare su Start Highlighting; inserite il codice URL cliccate su “Etichetta questa pagina e altre come questa”.
    Una volta segnate alcune pagine, Google capirà il vostro template e farà tutto il resto al posto vostro.
    Se utilizzate WordPress, e implementate il markup di schema.org direttamente a livello di tema, per avere il markup direttamente sul vostro sito. Altrimenti, potete usare All In One Schema.org Rich Snippets oppure Schema Creator by Raven.
    Se invece non state usando WordPress, scoprite come aggiungere i tags direttamente in modo ch siano inseriti nel codice del vosro sito web.

    Il protocollo di open graph tagging influenza direttamente il social sharing, che influenza a sua volta Google (ORGANIC).
    Usate gli open graph tags per per ottimizzare il modo in cui titoli, descrizioni e immagini appaiono nei social feeds. Per WordPress, installate il plugin di YOAST, cliccate su “Social”, e aggiungete le informazioni richieste. Se invece non usate WordPress, potreste usare Moz per tutti i tags di cui avete bisogno.
    Se il vostro sito web ha attributi multipli per lo stesso URL, usate tags canonici.
    I tracking tags sono appropriati per consolidare (??? ), se avete dei tags multipli su varie pagine quando usate Facebook o AdWords. Il Tag Assistent di Google Chrome è un ottimo modo per controllare le vostre pagine.

    Se usate WordPress, Yoast è un’ottima risorsa per i vostri tags.

    7. Guida Google Panda – Effettuate un controllo di “Usabilità”

    Google non si limita a darvi delle informazioni interessanti, ma mette a vostra disposizione dei risultati che vi portino a rendere migliore l’esperienza dell’utente che naviga sul vostro sito. Ottimizzare il vostro sito web in termini di usabilità (o NAVIGABILITA’) per ottenere le migliori metriche di coinvolgimento. Vi ricordate di quando avete utilizzato Google Analytics per valutare le singole pagine?Bene, è il momento di rivisitare questo concetto, rendendolo uno sforzo per acquisire conoscenza su come i vostri utenti interagiscono con il vostro sito nel suo complesso.
    Vi trovate davanti ad una risorsa eccezionale per migliorare in questo senso.
    Una cosa importante da fare sarà determinare se l’architettura del vostro sito ha un senso, se pensata dal punto di vista di chi lo naviga. Per questa operazione vi potrà essere d’aiuto un tool per creare mappe mentali. Cercate sempre di rinforzare e quadrare la vostra infrastruttura, liberandovi ad esempio delle pagine orfane.

    Considerate la possibilità di aggiungere al sito un motore di ricerca. In questo modo darete la possibilità agli utenti di trovare quello che cercano sul vostro sito tramite una ricerca interna. La loro esperienza di navigazione migliorerà notevolmente, e così anche il loro tempo di permanenza sul vostro sito.

    Attivate le Briciole di pane (Breadcrumbs), un particolare menù che mostra al lettore dove si trova sul vostro sito, può costituire un modo semplice per aiutarvi sia nel SEO che nel migliorare l’esperienza degli utenti. Andate a dare un’occhiata alla Guida al SEO per Principianti di Google. Usate anche l’impaginazione per indicizzare meglio il vostro contenuto, e per inviare links a pagine interne.

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    8. Guida Google Panda – Non dimenticate  l’ ottimizzazione per navigazione da mobile

    E’ impossibile dare un’idea di quanto rapidamente la ricerca da mobile stia guadagnando importanza, e della misura in cui l’elemento mobile influirà sulla vostra campagna SEO. E’ ormai imperativo verificare come appare il vostro sito a chi naviga da smartphone. I design responsivi costituiscono il modo più comune per rendere un sito navigabile da telefono, e sono altamente raccomandati da Google.
    Assicuratevi sempre che tutti i vostri re-indirizzamenti stiano funzionando a dovere e che gli utenti abbiano a disposizione la possibilità di passare da navigazione mobile alla versione per desktop. Controllate anche che i tags canonical siano abilitati e che abbiate caricato un XML sitemap  mobile.
    Fate in modo che il vostro sito abbia un aspetto soddisfacente se visualizzato da qualsiasi dispositivo, inclusi telefoni cellulari e tablets. Fate anche si che i links siano facilmente cliccabili e che gli utenti possano chiamarvi direttamente dal vostro sito.
    Come per la versione per desktop, la velocità di caricamento delle pagine web sarà un fattore cruciale per definire il gradimento del vostro sito. Se non avete già provato a mettere in atto i suggerimenti di Page Speed, queste potrebbero essere sufficienti da sole.

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    9. Guida Google Panda –  Aggiungete dei Business Validation Markers

    Google ha dichiarato guerra alle pratiche scorrette di SEO. Il modo migliore per far sapere a Google che non è il vostro caso è quello di usare dei business validation markers.
    Create una pagina “Chi Siamo” con numeri telefonici di contatto cliccabili.

    Includete un indirizzo fisico, le condizioni del servizio e una politica di privacy, oltre a testimonials, profili sui social, associazione con altre imprese, e BANNERS SICURI.

    10. Tenete traccia dei cambiamenti

    Ora che avete compiuto tutti i passi necessari per essere conformi agli standards Google Panda, sarà fondamentale monitorare il vostro sito web e capire come reagisce a questi cambiamenti.

    Controllate costantemente il posizionamento delle parole chiave, così come la bounce rate e la profondità delle pagine visitate. Misurate il numero di pagine medio per sessione ed il tempo medio trascorso sul sito. Tenete sempre d’occhio i commenti degli utenti e la condivisione sui Social Media.

    Ovviamente, non dimenticate di considerare le vendite!

    Il punto è fondamentalmente cercare di capire se gli aggiustamenti pro-Panda che avete fatto hanno avuto successo nel migliorare il posizionamento ed il traffico sul vostro sito.

    Google cambia frequentemente i suoi algoritmi, e tenersi al passo con i suoi standards può risultare tedioso e impegnativo. Ma la realtà è che Google sta semplicemente cercando di cavalcare l’onda del mondo online in costante evoluzione. E nel farlo, apporta dei cambiamenti, come Panda, che influiscono su siti web come il Vostro.

    Dunque, tenersi al passo con Google sarà di beneficio per il vostro business.

    Non sapete da dove iniziare?

    Con gli aggiornamenti algoritmici Panda di Google che vengono effettuati così frequentemente, i controlli Panda sono diventati un aspetto essenziale del SEO. Nessun lavoro di link-building potrà aiutare il vostro sito se soppresso da Panda. Rimuovere tutti i possibili ostacoli per il posizionamento del vostro sito sarà di vitale importanza per migliorare la vostra presenza in rete.

    Avete delle domande da porci su come svolgere un Panda Audit completo? Non esitate a commentare,  mandarci una mail e a richiedere il nostro Panda Audit.