Abbassare la frequenza di rimbalzo
La frequenza di rimbalzo è una metrica di Google analytics
che riceve molta attenzione mediatica, e non a caso.
Spesso quando è alta, rappresenta un forte indicatore del fatto che il tuo sito Web non coinvolge abbastanza l’utente, il che significa che egli lascia una pagina senza interagire con essa (quindi traducendo secco, “la rimbalza”).
Premettiamo, come qualsiasi cosa che riguarda la SEO o il marketing digitale, abbassare la frequenza di rimbalzo non è la panacea di tutti i mali. Ma lavorarci sopra è a dire poco un lavoro produttivo.
Sì, ok porta risultati migliori per le metriche, ma tieni sempre presente che è la somma delle parti la cosa più importante. Il nostro obiettivo finale è ottenere ricavi e la frequenza di rimbalzo, rappresenta uno degli ostacoli sulla nostra strada.
Per i novizi del marketing digitale, il “rimbalzo” e la “frequenza di rimbalzo” sono definiti da Google così:
- Bounce(rimbalzo): “una sessione data da una pagina singola sul tuo sito”
- Frequenza di rimbalzo (Bounce rate): “sessioni a pagina singola divise per tutte le sessioni”.
La spiegazione completa di Google è piuttosto buona. Scende nel dettaglio, spiegando quando la frequenza di rimbalzo elevata indichi problemi e quando invece potrebbe non essere così male in termini di posizionamento Google.
Ad esempio, se un utente che legge una pagina sta cercando una risposta rapida, potrebbe non essere interessato a ulteriori letture, in tal caso è accettabile avere un’elevata frequenza di rimbalzo per quel particolare contenuto. D’altra parte, se la pagina è stata progettata per convertire i clienti attraverso informazioni aggiuntive o inviti all’azione, una frequenza di rimbalzo elevata potrebbe indicare prestazioni scadenti.
L’intento dell’utente e il valore permeano ogni cosa
Indicare semplicemente i passaggi da fare per ridurre la frequenza di rimbalzo di un sito è senza dubbio utile; tuttavia, è altrettanto importante (se non addirittura più importante) capire “perché” si deve ridurla anziché semplicemente sapere “cosa fare” meccanicamente.
Le persone fanno clic sui collegamenti alle pagine Web per un motivo, anche se la ragione è a volte incredibilmente banale.
Mentre navigano una pagina potrebbero ricevere degli impulsi e magari voler vedere il resto di quell’intrigante foto(una foto che tende a creare una domanda) o capire se “quello che è successo dopo”(su un post ad esempio) è davvero così incredibile(una frase che genera curiosità).
Il punto è che esiste sempre un intento dell’utente, non importa quanto grande o piccolo esso sia. Prima di iniziare a investire tempo ad affrontare alcuni dei punti seguenti, devi avere una buona conoscenza di come funziona l’intento dell’utente. Di conseguenza, sarai in grado di offrire valore ai tuoi utenti.
È fondamentale capire chi stai cercando di attirare (acquirenti) e cosa stanno cercando di ottenere visitando la tua pagina web / sito web. Questa informazione non è solo importante per aiutare a ridurre la frequenza di rimbalzo, ma è anche assolutamente fondamentale per produrre campagne di marketing e design di siti web che raggiungano gli obiettivi – aiutando i tuoi visitatori a raggiungere il loro.
Leggi la Guida a Google Analytics
Non è solo un problema di fattori “on site”
Questa non è la prima volta che scriviamo un articolo sul tasso di rimbalzo.
Molti di questi articoli si concentrano sul sito web.
Fattori come la progettazione, le call to action e la struttura dei menu fanno capolino più volte, e per una buona ragione: essi hanno un impatto sulla frequenza di rimbalzo e devono essere tenuti in forte considerazione.
Ma questa è solo una parte del puzzle. L’utente che è già sul tuo sito ci è arrivato per un motivo. Solitamente visita una pagina Web specifica, proprio in funzione delle campagne di marketing che implementi.
Devi quindi, allineare le tue campagne di marketing alla pagina web e viceversa.
Entrambi hanno la stessa responsabilità in questo allineamento.
Sia le tue campagne di marketing che le tue pagine web dovrebbero essere create con gli stessi obiettivi generali ( e tipo di fruitori), ma ciò non garantisce che funzioneranno insieme senza problemi.
Devi quindi esaminarle assieme. Scoprirai che le inserzioni pubblicitarie sono a volte fuorvianti se messe in relazione al contenuto presente sulla pagina o viceversa e che il contenuto della pagina deve essere ri formattato e aggiornato per coadiuvare gli annunci.
Questo esercizio pagherà dividendi e quindi andrà ben oltre il miglioramento della frequenza di rimbalzo. Se eseguito correttamente, questo lavoro migliora il punteggio di qualità in AdWords, aiuta ad attirare utenti con maggiore conversione tramite SEO e incide sul tasso di successo degli altri canali digitali.
Rifletti sull’esperienza utente
Tutti usano internet. Stai leggendo questo articolo su internet e probabilmente lo stai leggendo sul tuo telefono. Siamo tutti utenti e in quanto tali, dovremmo essere in grado di raccogliere feedback sulla nostra esperienza utente.
È più facile a dirsi che a farsi – specialmente se guardi lo stesso sito web da un paio d’anni. Spesso puoi sentirti a corto di idee, ma poter analizzare guardando da una nuova prospettiva è un valore inestimabile; un occhio nuovo (magari di un professionista) può individuare i problemi e raccomandare modifiche, magari anche semplici da attuare.
Leggi cos’è la User experience
- Ma magari non hai il budget per assumere un designer o un marketer per criticare il tuo sito web?
- Forse i cambiamenti saranno troppo piccoli per giustificare il dispendio di tempo, sforzi e denaro per chiedere un aiuto esterno?
E allora, ecco alcuni suggerimenti su come migliorare la frequenza di rimbalzo attraverso la user experience.
Mobile
Se devi ancora risolvere i problemi relativi agli utenti di dispositivi mobili, faresti meglio ad affrontarli immediatamente.
Il mobile non è più un qualcosa che sta all’orizzonte o che presto avrà un impatto sul tuo lavoro; è qui e ti sta costando perdite.
Google ha già iniziato a implementare il suo primo index mobile e il cellulare ha superato il desktop in termini di utilizzo di Internet già nel 2016.
Leggi anche: I siti web Mobile come migliorare la responsività
Se il tuo sito web non risponde alle esigenze della navigazione dal cellulare, o se hai problemi di formattazione sui dispositivi mobili, non leggere più oltre. Ottimizza subito il tuo sito per il mobile.
Leggibilità
Puoi avere il miglior contenuto del mondo, ma se qualcuno lascia la pagina perché è troppo difficile da leggere, allora non vale poi così tanto. Cambiamenti semplici, come aumentare le dimensioni del testo (soprattutto per i dispositivi mobili) o l’interlinea, possono avere un impatto reale.
Tempo fa, abbiamo commesso l’errore di creare un blog che sembrava apparentemente fantastico.
Il testo in grigio non era però così facile da leggere, il che significa che abbiamo dovuto successivamente modificare il colore del testo dell’intero blog. Questo dimostra che solo perché qualcosa sembra bello, non significa che sia poi funzionale a raggiungere i tuoi obiettivi.
Pubblicità troppo intrusive dovrebbero essere bandite
Sei mai atterrato su una pagina web e hai dovuto destreggiarti in un campo minato di pop up e pubblicità? Come ti sei sentito? Felice eh?
Google è molto intelligente, quindi se non riesci a liberarti di fastidiosi pop up, perché questi portano conversioni, allora almeno fai in modo che l’utente possa rapidamente (molto rapidamente) tornare al contenuto che stava leggendo, visualizzando o ascoltando.
Velocità di caricamento
Lo so ormai è un mantra, ma un buon servizio Hosting è diventato ancora più importante con l’aumento dell’uso dei dispositivi mobili. Viviamo in una società impaziente, che vuole avere accesso immediato all’informazione. Ha bisogno di poche spiegazioni quindi, se il tuo sito è dolorosamente lento a caricare, aumenti il rischio che gli utenti ti rimbalzino.
Possono esserci più fattori che influenzano la velocità di caricamento di un sito web, ma i problemi comuni sono l‘hosting condiviso a basso costo e le immagini ad alta risoluzione. Certo, vogliamo che le nostre immagini appaiano il più belle possibile, ma un’immagine da 20 mb su una pagina causerà un serio pericolo per l’utente.
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Design
Gli utenti sono ora più perspicaci che mai.
Non stiamo più operando in un mondo in cui avere un sito web aziendale è un lusso – avere un sito web aziendale è una necessità.
In un panorama in cui è probabile che i nostri concorrenti stiano aumentando la spesa per il digitale, il modo in cui il marchio (e il contenuto) viene presentato ai potenziali clienti è di primaria importanza. Come affermato in precedenza, a volte c’è un equilibrio tra design e usabilità, ma non sottovalutare l’impatto che un sito Web mal progettato può avere sulla frequenza di rimbalzo e sulle prestazioni generali del sito web.
Ci sono, naturalmente, molti altri fattori che potrebbero essere discussi, valutati e migliorati per avere un impatto positivo sulla frequenza di rimbalzo.
Ma la verità è che affrontare l’esperienza utente nel suo insieme, avrà certamente un impatto positivo sulla frequenza di rimbalzo. Lavorando come marketer digitali si rischia a volte di rimanere intrappolati in una selva di parametri, ma a volte concentrarci semplicemente sul fornire il meglio possibile all’utente porterà i risultati che stiamo cercando.