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emblema-repubblica-italianaIn Italia la protezione dei dati e della privacy dell’e-commerce sono regolati da diverse leggi, che verranno presentate nella sezione seguente. Includeremo anche informazioni riguardanti le leggi sulla protezione dei consumatori, la firma digitale, dazi e dogana. Per saperne di più sulla normativa e-commerce in Italia clicca qui.

Normativa Ecommerce Italia – Protezione dei dati e della Privacy

In Italia la raccolta e l’utilizzo dei dati personali sono disciplinati, in linea di massima, dal Codice in materia dei dati personali o codice della privacy (Decreto Legislativo N. 196 del 30 Giugno 2003, “il DPC”), entrato in vigore il 1 Gennaio del 2004. Il codice della privacy fornisce una serie di principi e di codici di condotta per l’ elaborazione, il trattamento e la registrazione dei dati personali, tenendo in considerazione anche casi particolari ed eventuali scopi specifici per cui vengono raccolti i dati (ad esempio per scopi scientifici, storici o giornalistici. Il codice stabilisce anche le misure minime di sicurezza richiesta per la protezione dei dati personali, con particolare attenzione al caso del trattamento elettronico dei dati. Vi è inoltre una nota di chiusura che stabilisce anche le disposizioni specifiche relative al trattamento dei dati personali per motivi di sicurezza giuridica o pubblica.
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Il codice della privacy si applica al trattamento dei dati personali in relazione alla fornitura di servizi di comunicazione elettronica accessibili pubblicamente sulle reti di comunicazione pubbliche. Ai sensi dell’articolo n. 122 del codice della privacy, è vietato l’utilizzo di una rete di comunicazione elettronica per accedere ad informazioni contenute all’interno del terminale di un abbonato o di un utente per archiviare informazioni o monitorare le operazioni effettuate da tali utenti.
L’articolo 122 vieta, inoltre, l’installazione di cookies per scopi di profiling a prescindere dal consenso dell’utente, ma permettendo comunque che i cookies utilizzino il sistema “opt-in”.
I dati relativi al traffico devono essere cancellati o resi anonimi quando non sono più necessari per l’offerta dei servizi e, in qualsiasi circostanza, i fornitori devono assicurare che il loro trattamento sia lecito e corretto.
Il codice della privacy assicura che i dati personali siano trattati, archiviati e protetti nel rispetto dei diritti individuali della privacy, nel rispetto delle libertà fondamentali e della dignità, con particolare riferimento alla riservatezza, all’identità personale e al diritto ad un trattamento sicuro e corretto.

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Normativa Ecommerce Italia – La Tutela dei Consumatori

In Italia la tutela dei consumatori (compresi i prodotti responsabili e la pubblicità) è principalmente regolata dal Codice del Consumo (Decreto Legislativo n. 206 del 6 Settembre 2005, modificato dal Decreto Legislativo n. 21 del 21 Febbraio 2014, attuazione della Nuova Direttiva Europa sui diritti dei Consumatori – 2011/83/EC), applicata anche ai servizi e-commerce.
Il Codice del Consumo regola tutti gli aspetti riguardanti la normativa dei consumatori, con una particolare attenzione ai contratti, alla sicurezza del prodotto, alla pubblicità, all’accesso alle informazioni, ai servizi pubblici, alle associazioni dei consumatori e all’accesso alla giustizia. L’articolo 140 bis prevede la possibilità di presentare cause collettive in difesa delle associazioni di consumatori, fornendo l’applicazione delle istanze comuni e dei relativi diritti individuali. Il Codice del Consumo è stato emesso ai sensi dell’articolo n. 153 del Trattato che istituisce la Comunità Europea (C 321) e stabilisce il quadro principale a cui ogni Membro dell’Unione Europea dovrebbe contribuire per proteggere la salute, la sicurezza e gli interessi economici dei consumatori, così come la promozione dei diritti all’informazione, all’educazione e all’organizzazione. Il Codice del Consumo protegge i diritti individuali e collettivi dei consumatori con una particolare enfasi alla salute, alla sicurezza e alla qualità del prodotto/servizio tramite informazioni adeguate, annunci pubblicitari, esercizio di pratiche commerciali in buona fede, educazione del consumatore, trasparenza ed equità degli obblighi contrattuali, sviluppo e supporto delle associazioni dei consumatori e fornitura di servizi pubblici con standard efficienti e di qualità.

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Normativa Ecommerce Italia – Firma digitale e autenticazione

La firma digitale in Italia, è stata introdotta per la prima volta dall’articolo 16 della norma n. 513 del 1997 ed è ora disciplinata dal Codice dell’Amministrazione Digitale, che prevede il riconoscimento di pari diritti e prerogative tra un documento elettronico con firma digitale e l’equivalente di carta firmato dai relativi autori. Con riferimento ai principi di prova, ai sensi dell’articolo 2071 del Codice Civile, documenti in formato elettronico con firma digitale costituiscono una prova a tutti gli effetti.

Normativa Ecommerce Italia – Dogana e Dazi

I dazi doganali e le tasse sono richieste in caso di importazione di beni, provenienti dall’Unione Europea, in Italia sia che si tratti di figure individuali private che commerciali.
dogana-daziQueste sono calcolate sul valore delle merci importate più il costo di importazione (spedizione e assicurazione). La percentuale di IVA per i beni importati in Italia è al 22%, con poche eccezioni che presentano tassi ridotti di IVA al 10% o al 4%. L’IVA viene calcolata sulla base del valore del bene più i costi di spedizione internazionale e di assicurazione, oltre ai vari dazi doganali dovuti.

Normativa Ecommerce Italia – Commercio Elettronico

Il commercio elettronico è disciplinato dalle disposizioni generale del Codice Civile italiano, del Codice del Consumo e dal Decreto Legislativo n. 70 del 9 Aprile 2003 (nella Gazzetta Ufficiale del 14 Aprile 2003, Serie Generale n. 87, Supplemento Ordinario n. 61) quest’ultimo nell’attuazione del Direttivo EC 200/31 relativo a determinati aspetti giuridici dei servizi delle società di informazione.
Il Decreto Legislativo n.70/2003 stabilisce norme specifiche relative agli obblighi di informazione che i fornitori di servizi devono rispettare in modo da eseguire correttamente qualsiasi vendita o transazione.
In particolare il Decreto Legislativo n.70 del 9 Aprile 2003, mira a promuovere la libera circolazione delle società di informazione, tra cui vi è anche l’e-commerce.

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Il “Nuovo” Codice del Consumo ( modificato dal Decreto Legislativo n. 21 del 21 Febbraio 2014, trasposizione della Direttiva Europea sui Diritti dei Consumatori . 2011/83/EC) ha introdotto un numero significativo di modifiche così da offrire una maggiore protezione ai consumatori in relazione al costo totale e alle eventuali tasse supplementari del prodotto o del servizio, più obblighi di informazione per i commercianti, il divieto di inserire caselle già contrassegnate sui siti web (ban pre-ticked boxes on websites), recesso esteso a 14 giorni, soppressione dei sovrapprezzi per l’utilizzo di carte di credito e linee telefoniche, e protezione del consumatore per i prodotti digitali.

Normativa Ecommerce Italia – Reati informatici

In Italia la criminalità informatica fa parte di una sezione specifica del Codice Penale. La legge n.48 del 18 Marzo 2008 è una ratifica della Convenzione sulla Criminalità Informatica del Consiglio d’Europa del 23 Novembre 2001 e la responsabilità amministrativa degli enti è prevista dalla legge nel caso in cui il crimine informatico sia perpetrato dai dirigenti o dai funzionari nell’interesse ultimo di tale ente.

Normativa Ecommerce Italia -Diritti di Proprietà Intellettuale e Labeling

In Italia, la concessione dei diritti di proprietà intellettuale deriva dai principi generali della Costituzione, del Codice Civile, del Decreto Legislativo n. 30 del 10 Febbraio 2005 ( Codice dei diritti della proprietà industriale, di seguito definito “il Codice”), del Decreto Ministeriale n. 33 del 13 Gennaio 2010, del regolamento di esecuzione del Codice dei diritti di proprietà industriale e la Legge n. 633 del 22 Aprile 1941, sulla protezione del copyright.
Tali leggi regolano la concessione e la protezione di diversi brevetti, marchi e altri nomi commerciali nonché segni distintivi (diversi dai marchi), così come altre attività dell’IP come le indicazioni geografiche, il know-how, la denominazione d’origine, design, invenzioni, test clinici, prototipi, nomi di dominio, topografie di prodotti semiconduttori, segreti commerciali e nuove varietà di piante.
La Legge N. 633/1941 stabilisce inoltre la protezione di opere d’arte ogni qualvolta siano rilevabili elementi artistici e creativi di valore. Queste opere includono la letteratura, la musica, l’arte visiva, l’architettura, il design industriale, il teatro e il cinema, nelle loro varie modalità e termini d’espressione. Sono protetti anche i software, i programmi informatici e i database, ogni volta che viene introdotta un’innovazione e/o l’assetto dei contenuti rende tale opera unica.